
Pittura en plein air
Il workshop di pittura en plein air é un’occasione per imparare a dipingere all’aria aperta, prendendo ispirazione dalla natura. Un’opportunità per scoprire gli insegnamenti del metodo Martenot, sviluppato dalla psicopedagoga Ginette Martenot.
Nel laboratorio i partecipanti lavoreranno sul tema della foresta, disegnando con carboncino, bitume e colori a olio su tele di grandi dimensioni. Sarà un momento di condivisione, per riscoprire l’arte e le proprie capacità artistiche liberando gesti e fantasia.
– introduzione al metodo Martenot
– realizzazione di schizzi e disegni a carboncino
– light lunch sulla terrazza della Pensione Bencistà
– realizzazione di un dipinto di grandi dimensioni con l’uso di bitume e colori a olio
Il laboratorio è a numero chiuso e si svolgerà all’aperto nei giardini della Pensione Bencistà (via Benedetto da Maiano 4, Fiesole), in osservanza delle misure adottate dal governo italiano in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Qualora non si dovesse raggiungere il numero minimo di partecipanti previsto dagli organizzatori il laboratorio verrà annullato.

COSTANZA MAZZAPICCHIO / ARTE
Costanza Mazzapicchio è nata a Firenze, Italia nel 1990. Fin dalla tenera età è fortemente influenzata dalla Scuola Martenot, fonte primaria del suo impegno artistico. Oggi è maestra della stessa disciplina nello storico Atelier della sua città.
Il metodo Martenot, bagan a Parigi negli anni Trenta dalla mente della psicopedagoga Ginette Martenot. Da allora si è diffuso in tutta Europa con 270 atelier. Si sviluppa con la considerazione che le capacità artistiche sono innate in tutti noi, ma il più delle volte non sono completamente smilutate o valorizzate.
Questo metodo mira a liberare e valorizzare la creatività: tutti i segni sbocciano da un movimento, e tutti i movimenti sbocciano quindi da uno stato d’essere, un’emozione.
Questa ricerca, nelle opere di C. M., si sviluppa così attraverso la composizione di linee, dritte e rotonde: offrono un’armonia tra pieni e vuoti; slancio e direzioni – spesso risolte in creazioni figurative – ma nondimeno vive nelle varie forze del tratto stesso.
La dualità delle tecniche – che variano dalla pittura a olio bituminosa, al carboncino e agli acquarelli – è il risultato di un’esperienza maturata dalla ricarica e dalla gioia di innovarsi continuamente e di esprimersi con passione e libertà.